martedì 18 febbraio 2014

Una cena

Mi ero riproposto di scrivere prima, ma la prima settimana di lavoro mi ha assorbito completamente, quindi a una settimana dall’altro post vi posso dire che ancora non ho una casa e che ho provato la pioggia orizzontale olandese. Non che piova davvero orizzontale, ma il vento qui è talmente forte che piove in orizzontale.
Detto questo vorrei raccontarvi un’esperienza che mi è successa ieri sera. Un incontro speciale. No, non sto parlando della bionda che passa in bici sotto casa. 
Ieri sera, appena tornato dalla pedala e pezzato peggio che al magnolia a Luglio,



Io seduto sul letto dopo la biciclettata 



 vado a fare una doccia. Fin qui niente di strano…torno in camera, mi cambio e colto da un’improvvisa fame tipo che mi sarei sfondato il frigo (se solo ci fosse cibo buono), scendo al piano di sotto in cucina. Appena entro lo vedo: UN TOPO DI MERDA (da ora topodimerda). Quella rotondità putrida correva sul piano della cucina fino al lavandino. Velocità: 500 km/h. Tipo che in 2 secondi l’ho visto sfrecciare tra i piatti e scomparire. 
Foto della cucina senza topo
Foto della cucina con topo


Io appena ho visto il topo



 Ok, momento di pausa. Ho visto davvero un topodimerda o forse ho sbagliato?Magari era la spugnetta che rotolava, boh, magari una patata caduta dalla mensola. Torno in camera a meditare. Fondamentalmente stavo aspettando che qualcuno dei coinquilini andasse in cucina. Sento rovistare, apro la porta e mi affaccio. Sarà il topodimerda? Ah no è la coinquilina d sotto che sta andando in cucina.
“Is it possible that I’ve just seen a mouse in the kitchen?”
Lei risponde che ovviamente sì, che non esistono case senza topi ad Amsterdam e aggiunge di chiudere la porta della camera per evitare che entri. Faccio tipo 5 gradini a volta, falcate che manco Andrew Howe, e arrivo in camera e chiudo la porta. 
Ok, non ho risolto il problema. devo mangiare. Torno giù.
“Did you already have dinner?”. No, non ha ancora mangiato. Possiamo andare a cucinare allora. 
Non so per quale motivo mi offro di cucinarle la cena, anche perchè non so manco fare una pasta decente, e sopratutto non ho sbatti. A volte le donne fanno inspiegabilmente questo effetto. Lei è colpita dagli italiani, mi chiede se le frasi che sa sono corrette, mi dice che è stata a Roma a studiare per 2 mesi. Ed è subito Vespa/Estate/espresso/colosseo/vestitodifiori/sole. Ok le spiego che l’Italia non è come si vede nei film, che non viviamo in un perpetuo color seppia gesticolando. Mentre faccio tutto ciò cerco qualcosa da cucinare: pasta con verdure…OK un piatto di merda ma visto che il topodimerda ormai mi ha distratto e probabilmente potrebbe passare di fianco alla pentola chiedendomi anche di levarmi dai coglioni, è tutto quello che riesco a fare. 
Taglio le verdure, le metto nell’olio. Lei offre la sua pasta (tagliatelle marca olandese). Cuciniamo insieme e per un momento mi dimentico che c’è un terzo ospite in qualche buco del cazzo che ci spia. 

La pasta è cotta. Mi giro un secondo per prendere lo scolapasta ed ECCOLO Lì. No, non il tipodimerda ma l’errore del cazzo. Lei cosa fa? versa l’olio nell’acqua che bolle (con la pasta dentro). 

Io che le chiedo come mai mette l'olio nell'acqua



Le chiedo che cazzo sta facendo, (probabilmente in italiano) e lei mi risponde che “L’ha visto fare a Roma”? Si come quelli che pensavano che lanciamo la pasta contro le piastrelle per vedere se è cotta. Ok fa niente, scoliamo. La pasta fa un po’ cagare. in cucina non c’è spazio ma vorremo cenare insieme, quindi?io tipo su uno sgabello alto 1 cm, lei sul piano della cucina, tipo che mi poteva fare l’ispezione del cuoio capelluto. 

Selfie della cena




Ok la pasta finisce e ci salutiamo, io vado di sopra, lei di sotto. Il nostro incontro si conlude così. Il topo non s’è visto ma tornerà. Serendipity 

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