martedì 29 luglio 2014

Go to Rotterdam they say, it will be fun they say

Penultimo post.

potete iniziare a piangere o ad esultare. A voi la scelta

Fatto sta che dopo quasi 6 mesi passati in terra olandese, negli ultimi 20 giorni mi ero accorto che non ero stato molto in giro a visitare. Sì, avevo fatto qualche scampagnata fuori Amsterdam, quelle gite tipiche da Pasquetta. Che poi l'Olanda è grande come casa mia quindi puoi andare ovunque nel giro di 20 min.
Per loro fare Amsterdam-Utrech (che sono realmente 20 min) è uno sbattimento epocale, tale da poter giustificare la creazione di una pagina fb chiamata "L'olandese imbruttito" in cui postano frasi tipo "Amsterdam/Utrecht? CHE SBATTI". Fatto sta che sti dutch ignorano che è lo stesso tempo che ci metto io da corso sempione e piazzale loreto quando non c'è traffico. Parcheggio escluso.

Comunque ho sentito il Brino, mio amico del poli che si trova temporaneamente a Delft e abbiamo deciso di spararci sto tour di Rotterdam di domenica. Io prendo il treno e arrivo in stazione alle 10. Tempodimmerda incluso, iniziamo a girare la città io lui e la Elena altra compagna del poli che si trova pure lei a Delft.
Prima di andare a Rotterdam, tutti mi avevano detto che è molto diversa da Amsterdam. è stata bombardata durante la guerra e quindi i palazzi sono tutti nuovi e moderni, una sorta di NY wanna be.

Manhattan Wannabe

in realtà è il porto più grande di europa, e a sentire in giro è una città vivissima, sia di notte che di giorno, e piena di studi di design ed eventi di ogni genere.

Go to Rotterdam they say, it will be fun they say.

Allora, o tutta la gente che era stata a Rotterdam c'era stata dopo essersi calata dei funghetti grandi come una mela, o sono io che non ho occhi per vedere. Oppure semplicemente ho visto posti più belli.
Fatto sta che la città era completamente deserta, tipo zombie apocalisse. Abbiamo camminato per un'ora senza incontrare anima viva, anzi a dire il vero abbiamo visto una vecchietta mega pucci che è svenuta in mezzo alla strada ed è stata portata via dall'ambulanza. In piazza c'è una statua di babbo natale con un vibratore, il che mi fa pensare che si devono divertire molto a livello sessuale.

Babbo natale cor vibratore

E dei negozi tipo Via Padova in cui vendono le Bike, no non le bici ma le nike tarocche.
Va beh, andiamo a fare un giro zona porto, consigliata dalla lonely. Anche lì apocalisse in arrivo, manco un'anima viva, se non una troup che stava girando uno spot.
Mentre camminiamo troviamo un telefono per terra. Rosa. Di una tipa. Chiamiamo per restituirlo e ci risponde il marito. Concordiamo un bar dove può venire a ritirarlo. Nel mentre decidiamo di farci una sana padellata di cazzi suoi, con la speranza di trovare qualche selfie un po' spinta o qualche festa stile Dan Bilzeran. Niente da fare, solo foto di cani, giardini e bambini. Interessante come una puntata di Forum in cui non c'è la tipa timorata di Dio che si sconvolge per la bestemmia in diretta. ( se non avete messo ancora like alla sua pagina, ecco una cosa utile da fare per la società https://www.facebook.com/pages/La-timorata-di-Dio-scandalizzata-dalla-bestemmia-a-Forum/1888980411512699)

Ovviamente inizia a piovere, quella pioggerella che ti fa solo venire voglia di moccolare come un fiorentino. Perchè se deve piovere di brutto almeno vado in un bar, ma sta pioggettina inutile ti fa solo dire " Va beh sono due gocce, andiamo avanti". E poi torni a casa fradicio e isterico, con quelle gocce gelide grandi come l'Africa che ti cadono sul collo.
Infine decidiamo di andare a vedere le case a forma di cubo. Ora non voglio smontare la vita di nessuno, ma chi mi conosce sa che amo essere quello che dice quello che tutti pensano. E dopo la frase che vorrei tatuarmi ovvero: "Non tutti i bambini sono belli" e sì, esistono dei bambini che sono scherzi della natura e rutti umani, ora mi sento di dire "LE CASE A FORMA DI CUBO FANNO CAGARE". Mi sembrava di essere in Barona o a Scampia (per parcondicio diciamo pure un quartire del sud).

Mi fate cagare

Va beh, vista questa impressione decidiamo di prendere il treno e di passare il pomeriggio a Delft. Ma prima di andare vorrei proporre una diapositiva di Rotterdam

Rotterdam Così


Molto, molto carina. Una Amsterdam in miniatura. Anche lì diluvia peso ma sono contento di averla vista.

scorci da instragram

Dopo questa giornata mi dirigo in stazione per prendere il treno per Amsterdam.
Inizia lo sbattimento. Quello vero. Quella domenica gli operai hanno deciso di sistemare un tratto delle rotaie, ovviamente quello che doveva fare il mio treno. Il che mi obbligava a fare un Delft-Aia in treno un Aia-Leiden in bus e poi Leiden- Amsterdam in treno. Tutto questo sotto la pioggia. FML . Va beh tanto s'ha da fare.
Sul treno diretto a L'Aia incontro un albanese che ha vissuto in Italia 16 anni. Mi attacca un mega pippone sulla sua vita, mi racconta che è sposato con una rumena conosciuta in Italia, che in Italia non c'è futuro, che in Italia fa tutto schifo e poi ora c'è Renzi che fa promesse e non le mantiene, che non ha ancora imparato l'olandese perchè è una linguadimerda, che sono fortunato a viaggiare e a studiare ma forse se andassi a fare l'idraulico ci guadagnerei, che barbara d'urso ha intervista uno che ha detto che in Italia i giovani devono andarsene, che voleva buttare le mani al suo ex capo ma che poi non l'ha fatto per evitare il binomio albanese-picchiatore.
Ok, allora io sono il primo a parlare senza fermarmi e ad essere logorroico. Però non mi puoi asciugare per due ore quando l'unica cosa che volevo fare io era ascoltarmi la discografia degli 883 in modalità invisibile su Spotify. Già sono preso male che a breve tornerò a Milano, in più se mi lanci addosso sta dose di positività...
Fatto sta che alla fine ho preso il treno successivo al suo, inventando un "Devo vedere un amico per un caffè qui a Leiden" quando in realtà l'unica cosa che ho visto è stato il cesso della stazione. Almeno mi sono fatto un viaggio in silenzio.
Arrivo ad Amsterdam e diluvia.



Ho la bella idea di tirare fuori il telefono e fare un video. Ora non posso più chiamare e fare foto.
Bilancio della giornata? Come (quasi) ogni episodio della mia vita l' Expectation VS reality non è stato mantenuto.
La prossima volta magari vado a fare un giro nel Garland d'Olanda.

Story of my life





giovedì 24 luglio 2014

Il capello dutch

Da quando sono sbarcato in terra olandese, la mia routine giornaliera ha preso un’altra piega. Letteralmente. 

Ma facciamo un passo indietro. 

Dovete sapere che gli olandesi hanno un'ossessione per i capelli. E per ossessione intendo che tutti hanno dei capelli perfetti. Non importa se c’è la pioggia, il vento, la bufera, l’allineamento dei pianeti, o se Gigi D’Alessio decide finalmente di smettere la sua carriera da cantante e fare un favore a tutta l’umanità, loro avranno sempre i capelli perfetti. Ovviamente perchè usano il gel con la stessa frequenza con cui Sgarbi dice “Capra” alla gente.
Quando sono arrivato ad Amsterdam avevo già un taglio hipsterello andante, ma non sapevo che la mia vita sarebbe cambiata radicalmente. Cioè non sono mai stato un ossessivo del taglio tipo David Beckham, o gli hipster del Tunnel che probabilmente passano 10 ore allo specchio a sistemarsi l’undercut con la macchinetta dei capelli.
Fatto sta che nelle mie giornate olandesi pedalavo osservando ogni giorno ste chiome perfette e mi chiedevo che cosa andasse storto nella mia. Poi ho capito che il problema era che forse dovevo cambiare gel.
Sono andato quindi all’Albert Heijn per comprarne uno. Facile a dirsi ma non a farsi. Come prima cosa mi sono accorto che il reparto dei gel è tipo grande come il nostro reparto della pasta. I gel sono tra l’altro quasi sempre in saldo. Anche perchè ad un olandese medio un barattolo di gel dura tipo un pomeriggio. Fatto sta che mi metto a spulciare le varie marche e sotto marche e soprattutto l’infinita scelta presente davanti a me: capelli effetto bagnato, capelli perfetti, capelli out-of-bed, capelli senza segni, capelli mossi, fissaggio estremo 24h, capelli bagnati ma non appiccicosi, cera per capelli, argilla per capelli, gel da usare con pettine sui capelli bagnati, gel da usare con i capelli asciutti. 
Con il sudore della fronte passavo ogni singola boccetta chiedendomi che risultato finale avrei avuto. Sapevo dentro di me che stavo per compiere un passo molto importante. Credo di aver passato lì dentro circa 2 ore, e dopo questo totale stress ho finalmente fatto la mia scelta: capelli tenuta forte, effetto non lucido e non bagnato. 
Torno a casa e come un coglione provo con pettine in mano ad avere l’effetto dutch. Risultato:




Ovviamente devo fare pratica, cerco di captare informazioni in giro e apprendo che il Dutch medio passa circa 15 minuti al giorno davanti allo specchio, e che viaggia sempre con gel e pettine, non sia mai che ti crolli la linea a metà pomeriggio. Inoltre i capelli del dutch medio non si possono mai toccare. Una tipa mi ha chiesto se poteva toccarmi i capelli perchè i dutch non lo permettono….va beh. Magari a quei livelli spero di non arrivarci mai. 
Conscio del fatto che per il momento ho ancora i capelli, e di quello che un vecchio un giorno mi ha detto dal parrucchiere “Goditeli finche ce li hai” ho deciso che era giunto il momento di un nuovo taglio.
Ho deciso quindi di fare l’upgrade, l’evoluzione in Charizard dei capelli, ovvero ho deciso di andare dal barbiere. 

Scelgo un posto mega figo vicino a Damsquare, un posto metà caffetteria e metà capelli. Tipo che se vai a bere un cappuccino ti puoi pure tagliare i capelli o osservare quelli che se li tagliano. 

Attendo con ansia il mio turno, già in crisi su come avrei spiegato alla tipa come li volevo. Che già quando in Italia, nella mia lingua, dici di tagliarteli 2 dita loro ti radono stile marines, figurati se devo dirlo in un'altra lingua. Il posto era fighissimo, riviste degne ti un barbiere, ovvero o il Times o Playboy. Poco dopo è il mio turno e quindi mi dirigo dalla tipa per farmi tagliare i capelli. Le spiego come li voglio e specifico un “Not too short please!”.



Lei segue alla lettera e nel giro di 10 minuti mi trasformo da milanese imbruttito a real dutch. Esco di lì e capisco che la mia vita sta cambiando. Per farla breve, poche cose ti posso svoltare l’esperienza, ma un taglio perfetto in Olanda è il pedegree per essere accettato socialmente, è il lasciapassare per ogni cosa, è il dispensatore di numeri di telefono. Per farla breve: in Olanda no gel no party. 


WITHOUT

WITH

giovedì 10 luglio 2014

Post mondiale


Ok scusate, ma ieri sera ho goduto. Goduto tantissimo. 

Premetto anche che questo è un post mega breve e senza troppe immagini. Solo un racconto post perdita dell'Olanda, visto che quello prima era sui mondiali. 

Allora io e il amico messicano e una sua amica argentina, probabilmente gli unici sul popolo olandese a non tifare HOLLAND, siamo andati al Coco's aka raduno degli expats per vedere la partita, giusto per non essere seviziati o lapidati post non-gol di Robben in piazza Dam. A propositvo, apro sto capitolo su Robben che ha una faccia da cazzo mai vista. Ecco volevo dirlo, ora mi sento bene. 


Cazzo ti ridi che tanto non vinci mai

Fatto sta che andiamo a vedere la partita. La situazione era la seguente: 90 olandesi contro 10 Argentini. Poi c'erano dei sudamericani, di quelli tipo alti un metro e mezzo, che tifavano Olanda. Boh non capivo.  
Partita un po' noiosetta, e tutti gli expats speravano che l'olanda perdesse. Perchè diciamoci la verità, festeggiare in stile Capodanno di Domenica IN ogni volta che vincete è un po' eccessivo. Cioè mobbasta però, le ultime 3 partite sono state vinte per il rotto della cuffia, dopo un po' ve lo meritate. Ad ogni gol esultavano stile "brigittebardò-bardò" quindi un po' godi quando perdono. Infatti, finita la partita, tutti muti e orecchie basse hanno preso la bici e sono tornati a casa.

Cosa fare se l'olanda perde? ormai mi era salita l'adrenalina e la voglia di tornare a casa era ZERO. 
Indi per cui prendo la bici e vado a fare un giro. A parte che mi sono trovato imbottigliato in un ingorgo di bici. E ho perso due semafori in coda, in bici. 
Poi ad un certo punto uno ha tirato un petardo tipo Napoli. 

Va beh raggiungo un locale a caso, l'unico aperto e con musica (mi ha convinto il "All the crazy shit I did tonight" a tutto volume) ed entro. Dovevo aspettare un mio amico, che mi comunica poco dopo che "sono troppo tristi e tutti stan piangendo quindi non verrà." 
Minchia solo in un locale con olandesi. Va beh rimango, prendo da bere e conosco due tipelle alle quali sembra non interessare un cazzo della partita e io gli ricordo che hanno perso. 
Parte quei 10 minuti di presentazioni con musica a palla in cui dicono le cose che mi dicono tutti " OH my God I tough you were dutch" - "Oh my god you look SO Dutch" -  "You Italian? Come on, Where is your accent?" Ok proprio sul più bello spengono la musica e ci cacciano fuori. 

Che si fa alle 2 di mercoledì? Andiamo a ballare. Quindi prendiamo la bici e andiamo vicino a Ledisplein. In uno di quei locali da 20enni tipo Old fashion. OHHH OLD GOOD TIMES. 
Entriamo in sto locale pienissimo. La musica sono le commercialate peso. 
La prima cosa che mi sconvolge è che gli olandesi sono tutti uguale. TUTTI. Cioè tutti gellati, tutti biondi, tutti con la maglietta arancio. Le tipe uguale: tutte jeans vita alta, tutte maglietta arancioni, tutte bionde. E poi erano tutti ribaltati per una Heineken. Poi mi giro e scopro che quella di fianco a me è tipo del 95. 
Voglio dire, io mi ricordo il 95. e pure bene. Ma soprattuto cazzo ti canti "vamos a la playa" che quando è uscita manco eri nata. Poi un gruppo si fa uno shottino di vodka con aggiunta di "UHHHHHHHHHH". Va beh che a 19 anni l'hangover è una cosa easy, a 24 quando bevi un drink in più la mattina dopo ti alzi tipo Samara di the ring 



Io stamattina

Va beh dopo un po' sono partite le solite canzoni dutch, le loro "Vola" o "Tanti auguri", e ho capito che era tempo di andare a casa. Tanto avete perso quindi...






lunedì 7 luglio 2014

I Mondiali



Scusaste questo inizio post un po' berlusconiano, ma non potevo non mettere sta foto. 
Ecco, fatta sta premessa, e ringraziando i miei nuovi followers ovvero la panettiera di Desio e il becchino di Brunate,e la robi che mette i like a caso, ecco il nuovo post.

I mondiali. Ah, i mondiali. Se penso ai mondiali nella mia mente si sovrappongono queste immagini: divano con amici sudati (perchè essendo di Milano a luglio si pezza sempre), gente che diventa inspiegabilmente esperta di calcio quando l’unico sport che han fatto nella vita è posticipare la sveglia dell’iphone la mattina, zanzare attaccate alla tv e conseguenti sberle che ci si tira sulle gambe manco fossimo schizzofrenici, il cornetto algida e birra gelata, e infine il giro in circonvallazione con il motorello, suonando come un terrone (se si vince, cosa che negli ultimi anni non stiamo facendo)
Questo esempio di folklore italiano, di cui, devo ammettere, sento un po’ la mancanza, è stato rimpiazzato dalle diverse situazioni che ritrovo in terra dutch. 

Un palo diventato arancione

bar medio olandese



Ora partiamo dal presupposto che qui sono pazzi per il calcio. E per pazzi intendo che da quando sono iniziati i mondiali la città è diventata arancione ovunque. L’80% dei bar ha appeso le bandierine arancioni, nella via principale hanno messo a mo’ di lucine di natale dei palloni giganti sospesi tra le case, e la gente appende la foto della nazionale alle finestra di casa. Va beh soliti esagerati, per non parlare del fatto che l’arancio è un colore orrendo, che più brutto non si può, ma che ho scoperto derivare dalla famiglia Oranje che erano i reali. Tanto è vero che la nazionale si chiama Oranje e si legge Oragne (che poi cosa ve ne fregherà a voi di sta notizia?)
Quando gioca la nazionale qui TUTTI indossano qualcosa di arancio. Capelli, occhiali, magliette pantaloni. Pure le vecchie, che si muovono rigorosamente in bici, tirano fuori dagli armadi qualche giacchetta degli anni ’80, e vanno a tifare la nazionale. Cioè io pensavo che gli italiani fossero dei super tifosi ma dove aver visto quello che succede qui ho dovuto cambiare idea. Sono talmente tifosi da essere fastidiosi, tipo che se perdono un po’ sono contento. Anche perchè quando vincono partono birre da ogni parte ed è subito "I'm singing in the beer"

Indi per cui ho voluto riportare qui i migliori oggetti dutch per supportare l’oranje


Iniziamo dal fatto che l’Albert Heijn, aka mia seconda casa, si è addobbato ad ogni modo. Ma la cosa assurda è che sono comparse le mascotte dei mondiali, ovvero i criceti. (cioè già è una città piena di topi, usare i criceti come mascotte è pure eccessiva no?). 

Bello, carini…si dai bravi

No ma bello

Bitch please 



Segue i cibi da mondiali. Ovvero le ciambelle con la glassa arancione, o il pane a forba di pallone. Oltre alla forma condivide anche la consistenza, perchè sembra di mangiare gomma davvero, ma non se ne preoccupano più di tanto. Pure le bevande (Heineken in testa) hanno cambiato la confezione, diventano tutte arancioni. Che poi potrei suggerire di bere spritz per un mese (visto che è arancione) così siete contenti. Per farla breve, quando vai al supermercato l’unica cosa che vendono ormai sono robe arancioni.

Must have della season

Lekker!




Ci spostiamo fuori dal supermercato per un tocco di classe ovvero: Papillon e Gemelli
Per il vero dutch gentlement che non vuole rinunciare al quel tocco un po’ trash.
Dopo tutto, chi non vorrebbe avere un papillon arancione in ufficio, o un sobrio paio di gemelli con sopra un leone (simbolo della nazionale). Che poi, voglio dire, metti un papillon così e sei subito uno stewart della KLM




E poi il migliore di tutti. Il preservativo arancione. Si perchè come c’è scritto nella condomerie “Real men wear orange”. L'unica cosa che mi viene da dire è: L’importante è crederci.